Il "Mount Rushmore" di Bitcoin finalmente si esprime sul dibattito sui filtri 🧔‍♂️💻 La maggior parte dei vecchi saggi non è attiva su Twitter, preferiscono comunicazioni in stile forum come le mailing list. Stanno iniziando a intervenire nel dibattito. Ho estratto alcuni punti salienti per la newsletter di @blockspacepod questa mattina:
Greg Maxwell: “Lo scopo del mempool è modellare ciò che verrà estratto” “Gmax” è uno dei più leggendari sviluppatori di Bitcoin di tutti i tempi. Cofondatore di Blockstream, responsabile di coinjoin e transazioni riservate, autore della proposta originale di taproot. Greg sostiene che, quando i mempool dei nodi appaiono troppo diversi l'uno dall'altro (in questo caso, perché alcuni nodi filtrano transazioni che altri non filtrano), questo è dannoso per l'intero sistema.
Andrew Poelstra: I filtri di Bitcoin oltre le commissioni sono "contrari allo scopo del mempool" Direttore della Ricerca presso @Blockstream, influente nello sviluppo di Taproot/Schnorr + Miniscript. Poelstra è noto per approcci formali rigorosi a Bitcoin e alle primitive della privacy. Poelstra sottolinea che c'è poca differenza funzionale tra il rilascio di una transazione e il rilascio di un blocco, il che significa che se non vuoi rilasciare certe transazioni, non vorresti nemmeno rilasciare blocchi che contengono quelle transazioni.
Poelstra continua, affermando che il filtraggio è contrario allo scopo del sistema -- questo è un "fatto tecnico" e non qualcosa che ha a che fare con "l'etica di bitcoin"
41,36K