Ho appena avuto una discussione affascinante con il mio buon amico @DanielDumbrill riguardo al mio ultimo articolo su Horizons sulla gravità geopolitica. Abbiamo discusso in particolare dell'importanza sproporzionata del "soft power" 👇 durante il momento unipolare, che sosteniamo sia stato un grande errore strategico per l'Occidente. È un punto che continuo a ripetere e, francamente, uno dei motivi chiave per cui ho iniziato a parlare di Cina sui social media. L'Occidente ha scambiato la postura morale per strategia: è la famosa frase di Karl Rove - "ora siamo un impero, creiamo la nostra realtà" - pensavano che controllare la narrazione fosse lo stesso che controllare la realtà. Ma non era così. Infatti, come sostengo nel video, ironicamente le narrazioni anti-Cina probabilmente hanno beneficiato soprattutto la Cina: 1) Ha spinto l'Occidente - gli Stati Uniti in primis - a basare le proprie azioni su una comprensione caricaturale della Cina, con poca somiglianza alla realtà. E quando non basi le tue azioni sulla verità, sei ovviamente destinato a fare errori. 2) Le bugie alla fine si ritorcono contro di te perché vengono scoperte, minando la fiducia. E senza fiducia, non hai mandato per governare. Non puoi chiedere ai cittadini di fare sacrifici per una causa in cui non credono. 3) Infine, ha incoraggiato quella che ho chiamato nel mio articolo una logica da "care bears" in cui la postura morale compiacente ha sostituito la strategia. Perché competere quando sei convinto di essere i "buoni" che fanno tutto giusto? Perché capire gli altri quando puoi semplicemente condannarli? Entriamo anche nel merito di come l'approccio della Cina all'influenza sia fondamentalmente diverso - non basato sulla narrazione affatto - oltre alla teoria Yin-Yang applicata alla geopolitica e a cosa rivela la più recente Strategia di Sicurezza Nazionale sul nuovo pensiero degli Stati Uniti. Il video completo è qui: - entriamo nella discussione nella seconda metà, dopo la lettura di Daniel del mio articolo.