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La Rete delle Reti: Il Viaggio di Emin Gün Sirer e Perché Tutto Ciò che Ha Valore Appartiene On-Chain
In questo episodio di When Shift Happens, mi siedo con Emin Gün Sirer per discutere del suo viaggio da immigrato turco a professore della Cornell a CEO di @AvaLabs.
Chiedo perché il modello di incentivazione di Bitcoin avesse bisogno di un controllo della realtà, come @avax si differenzi da architetture a catena singola e cosa ci vorrà affinché la crypto diventi veramente mainstream.
Da Sistemi Infranti a Una Missione da Ingegnere
La storia di @el33th4xor inizia con frustrazione. Crescendo a Istanbul, la realtà quotidiana era che "niente funzionava". I sistemi bancari fallivano, gli schermi degli aeroporti si bloccavano e persino le porte non si chiudevano correttamente.
Quella frizione si è trasformata in un'ossessione per tutta la vita nel costruire sistemi affidabili e auto-organizzanti. Lo ha spinto attraverso Princeton, un dottorato e 19 anni nella facoltà di informatica della Cornell. Si descrive semplicemente come "un geek che ama costruire sistemi distribuiti su larga scala che si organizzano da soli", e quella etica lo avrebbe guidato verso la crypto.
Inventare Karma e Imparare da Bitcoin
Nel 2002, molto prima di Bitcoin, Emin progettò Karma, una valuta internet per risolvere il problema del freeloading nelle reti di file-sharing. Utilizzava la coniazione proof-of-work e un'offerta finita per premiare i contributori e spingere le comunità verso comportamenti più sani. Guardando indietro, attribuisce a Satoshi due aggiornamenti decisivi.
Primo, l'integrazione del consenso con la creazione di monete attraverso il mining, che ha unito emissione e accordo nello stesso processo. Secondo, una visione post-crisi più ampia: Bitcoin si è posizionato come un nuovo store of value piuttosto che come un protocollo ristretto per il file-sharing peer-to-peer. "Ha centrato due fronti che io non ho fatto", dice Emin.
Sfida alle Vacche Sacre: Mining Egoista
Nel 2013, Emin e un co-autore pubblicarono il paper sul mining egoista, dimostrando che i miner a volte potevano guadagnare di più trattenendo i blocchi piuttosto che seguendo il protocollo. Il lavoro ha sfidato l'affermazione amata che Bitcoin fosse compatibile con gli incentivi al di sotto del cinquanta percento di potenza hash.
La reazione è stata brutta, spaziando da "minacce di morte" a campagne per farlo espellere dalla Cornell, prima che simulazioni successive convalidassero il risultato. L'obiettivo, insiste, non era demolire Bitcoin, ma caratterizzarlo accuratamente affinché l'ecosistema potesse difendersi nella pratica.
Contro il Massimalismo, Per la Scienza
Quella posizione scettica e ingegneristica plasma la visione di Emin sul massimalismo. Lo definisce "assolutamente orribile", una forma di religione che congela il pensiero in un momento nel tempo.
A dire il vero, il massimalismo unisce le comunità e vende narrazioni, come il messaggio duraturo dello store-of-value, ma il dogma rispetto ai dati è alla fine fatale nella tecnologia. L'unica cosa che vale la pena trattare come sacra, suggerisce, è il metodo scientifico.
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